Calibration 269 | Differenze tra composizione indicata e composizione verificata tramite analisi
+
La Calibration 269, entrata in vigore il 1 marzo 2025 e la cui implementazione diviene obbligatoria il 1 luglio 2025, va ad integrare quanto già previsto dalla Policy sull’emissione dei Transaction Certificate (ASR-104-V3.1-2023.10.01) che, a proposito delle differenze che si possono determinare tra la composizione dichiarata di un prodotto e quella determinata tramite analisi, ammette le seguenti tolleranze:
- nel caso di prodotti monomateriale, -2%;
- nel caso di prodotti contenenti fibre diverse (blended), ±3%.
Rispetto a ciò, la Calibration 269 considera il caso specifico dei prodotti tessili realizzati con fibre naturali riciclate meccanicamente (per i materiali sintetici riciclati meccanicamente bisogna attendere la revisione della Politica sui certificati di transazione) per i quali eleva le tolleranze ammesse come di seguito indicato:
- nel caso di prodotti monomateriale, -3%;
- nel caso di prodotti multi fibre diverse con un contenuto di fibre naturali riciclate maggiore del 30% (miscelati), ±5%.
Qualora dovesse essere riscontrata una discrepanza tra la composizione dichiarata e quella determinata analiticamente, abbiamo che:
- nel caso di differenza entro le tolleranze consentite, la composizione del materiale indicata sul Transaction Certificate è quella dichiarata. Nelle informazioni aggiuntive del TC sarà comunque riportato: “I test di composizione hanno mostrato una varianze nella composizione del materiale entro le tolleranze consentite”.
- nel caso di differenza maggiore del margine di errore consentito, il materiale non è idoneo per essere incluso nel Transaction Certificate.
In questi casi, Textile Exchange si riserva di prendere in considerazione le richieste di esenzione supportate da un’analisi dettagliata del motivo per cui la composizione del materiale del prodotto è credibile.
Il criterio non si applica ai seguenti:
- presenza di “fibre miste” nella composizione del prodotto, in cui il contenuto esatto è sconosciuto; o
- uso di rifiniture o fibre visibili e isolabili utilizzate per scopi decorativi, ornamentali o funzionali che sono inclusi nei calcoli della composizione ma non considerati nei test di composizione.
potrebbe interessarti
Ultime News
Come già ricordato, Textile Exchange ha rilasciato la versione pilota del nuovo Materials Matter Standard (MMS) che, una volta completato di adozione, andrà a sostituire diversi standard di Textile Exchange tra i quali quelli relativi ai materiali riciclati, ovvero: – Global Recycled Standard (GRS) – Recycled Claim Standard (RCS) Il processo avviato da Textile Exchange
All’inizio dello scorso Giugno Textile Exchange ha rilasciato la versione pilota del nuovo Materials Matter Standard (MMS) che, una volta completato il processo di aggiornamento ed approvazione, è destinato ad accorpare in un unico documento i requisiti relativi alla produzione delle materie prime “primarie” destinate alla realizzazione dei prodotti tessili che, nella prima fase di
Lo scorso 23 Aprile il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva il testo del Regolamento Ecodesing (ESPR) per la ”progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili” che introduce l’obbligo per il fabbricante di assicurare che: 1. i prodotti immessi sul mercato siano stati progettati e realizzati in conformità a specifiche di eco-progettazione che saranno dettagliate per